Blog
Benvenuto nel nostro blog.
Stai cercando qualcosa di specifico?
Inserisci le parole chiave nella barra di ricerca qui sotto.
1 minute Martini Manna
Registrare un marchio: alcuni miti da sfatare
In ambito imprenditoriale, è ancora diffusa l’idea che la registrazione del marchio rappresenti un adempimento secondario, da affrontare solo in caso di crescita significativa o di contenzioso imminente.
In realtà, l’esperienza professionale dimostra che si tratta di una valutazione miope e potenzialmente dannosa, spesso dettata da una sottovalutazione del ruolo che il segno distintivo assume nella vita dell’impresa – specie ove si tenga conto dei costi contenuti connessi alla registrazione.
La Cassazione sulla Vespa Piaggio: no al marchio 3D, sì al diritto d’autore (anche se non avesse valore artistico?)
La Cassazione ha riconosciuto la tutela di diritto d’autore ma non quella di marchio 3D, concludendo che potrebbe trattarsi di “forma che dà valore sostanziale al prodotto”. Il giorno seguente, il TUE ha annullato la decisione della Commissione Ricorsi EUIPO che aveva dichiarato nullo il medesimo marchio per carenza di carattere distintivo.
Il Tribunale Ue sulla capacità distintiva del marchio-slogan
Con tale provvedimento, il Tribunale UE ha chiarito che in relazione ai marchi composti da segni che risultino impiegati quali slogan commerciali, la registrazione non è esclusa in ragione di una siffatta utilizzazione purché tali marchi siano adatti a garantire ai consumatori la provenienza dei prodotti o dei servizi da essi designati.
Il principio di convalidazione del marchio secondo la Corte di Giustizia Ue: il caso del marchio Heitec
La Corte di Giustizia ha delineato i caratteri del concetto di tolleranza espresso dalla direttiva 2008/95 e dal regolamento 207/2009, con particolare riguardo all’applicazione dello stesso a seguito dell’invio di una lettera di diffida e del deposito dell’atto introduttivo del giudizio.