Corte d'appello UPC: respinta la richiesta di riesame in Alexion vs. Samsung

Il 19 giugno 2025, la Corte d'appello del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB/UPC) ha emesso un'importante decisione nel caso UPC_CoA_402/2024, respingendo la richiesta di riesame presentata da Alexion Pharmaceuticals dopo il suo tentativo fallito di ottenere misure cautelari contro Samsung Bioepis.

Background

La controversia ha avuto origine dal ricorso per inibitoria cautelare presentato da Alexion avanti alla Divisione Locale di Amburgo in relazione al suo brevetto europeo EP 3 167 888 B1. Il ricorso era stato rigettato a causa di dubbi sulla validità del brevetto, e la Corte d'Appello aveva confermato la decisione rigettando l’appello di Alexion.

Successivamente, Alexion ha quindi chiesto una udienza di riesame ai sensi dell'art. 81(1)(b) UPCA e della Rule 247 RoP, lamentando un vizio procedurale fondamentale. In particolare, ha sostenuto che: i) la Corte aveva adottato un nuovo standard per l'interpretazione delle rivendicazioni brevettuali senza concedere ad Alexion diritto di difesa (articolo 76(2) UPCA); e ii) la decisione era basata su fatti errati.

Il quadro giuridico: una soglia elevata per le udienze di riesame

La Corte ha evidenziato che il riesame non è un procedimento di appello ordinario, ma un rimedio legale straordinario che, ai sensi dell'articolo 81(1) UPCA, può eccezionalmente essere concesso soltanto se una decisione definitiva è viziata da un reato o da un vizio procedurale fondamentale. Tale vizio deve essere "intollerabile per l'ordinamento giuridico" e in grado di alterare l'esito della decisione.

La Corte ha inoltre chiarito che non è possibile richiedere una udienza di riesame per meri errori o disaccordi nell'interpretazione della legge o nella valutazione delle argomentazioni o delle prove delle parti, a meno che ciò non costituisca violazione di diritti processuali fondamentali.

Nessuna violazione del diritto di difesa

Nel respingere la domanda di Alexion, la Corte ha rilevato che non vi è stata violazione del diritto di difesa ai sensi dell'articolo 76(2) UPCA. In particolare, la Corte ha sottolineato che, a differenza di quanto sostenuto da Alexion, il diritto di difesa non richiede:

  • che una parte abbia sempre la possibilità di fornire commenti per iscritto; o

  • che alle parti venga data comunicazione anticipata dell'interpretazione del giudice, a meno che essa non sia realmente imprevedibile, ad esempio perché contraddice una giurisprudenza consolidata.

Inoltre, sebbene il diritto di difesa in linea di principio sussista anche nei procedimenti cautelari (e non solo in quelli di merito), in questi si applica uno standard meno rigoroso o, a seconda delle circostanze, il principio può anche non applicarsi (ad esempio nei procedimenti inaudita altera parte).

Decisione

La Corte ha quindi ritenuto che nessuna delle argomentazioni di Alexion dimostrasse un vizio procedurale fondamentale. Piuttosto, il ricorso rifletteva un disaccordo con il ragionamento e le conclusioni della Corte, che tuttavia non giustifica una udienza di riesame.

Il ricorso è stato pertanto respinto e ad Alexion è stato ordinato di sostenere le spese sostenute da Samsung per la procedura di riesame.

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