Piaggio vince contro i contraffattori

E’ stato pubblicato in questi giorni il dispositivo della sentenza con cui la Sezione Specializzata in Proprietà Intellettuale del Tribunale di Napoli ha deciso la causa avviata da Piaggio & C. S.p.A. (“Piaggio”) nei confronti di L.M.L. Italia S.r.l. (“LML”) per contraffazione e concorrenza sleale.

Secondo quanto risulta dalla stampa, il procedimento (R.G. 17592/2010) ha avuto origine da un rapporto di lunga data tra le due aziende produttrici di motocicli: negli anni ‘80 Piaggio aveva infatti concesso licenza alla casa madre indiana di LML per la produzione, in India, del modello “Vespa PX”. Successivamente, a seguito di una prima vertenza insorta tra le parti, le due aziende avevano transattivamente concordato che la ditta indiana avrebbe cessato di utilizzare, in associazione con i propri prodotti, i marchi “Piaggio”, “Vespa” e “Vespa PX” (i “Marchi”) di titolarità della casa di Pontedera. In esecuzione dell’accordo transattivo, l’azienda indiana aveva quindi ribattezzato il proprio scooter con il nome “LML Star” importandolo, fra gli altri Paesi, anche in Italia tramite LML. Nonostante ciò, secondo Piaggio, LML avrebbe continuato ad utilizzare i Marchi associandoli ai suoi motocicli. (…)

Il dispositivo in questione, di cui il Tribunale ha ordinato la pubblicazione sui principali quotidiani nazionali, dà ragione a Piaggio e dichiara LML responsabile di atti di contraffazione e concorrenza sleale per aver impiegato i Marchi nella propria attività di pubblicità e promozione dei motocicli sul proprio website, oltre che sui social network Facebook e Myspace. Il Tribunale ha quindi vietato a LML di utilizzare i Marchi a fini commerciali e pubblicitari, stabilendo una penalità di mora di 5.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento e per ogni violazione dello stesso, oltre a condannare LML al risarcimento delle spese legali sostenute da Piaggio liquidate in poco più di € 21.000.

La vittoria di Piaggio appare, tuttavia, parziale: il Tribunale dichiara infatti di rigettare la richiesta di risarcimento dei danni formulata dall’azienda italiana; purtroppo, non avendo a disposizione l’intero testo della sentenza, non è possibile conoscere le motivazioni di questa decisione.

La sentenza è stata pubblicata alla vigilia del Salone del Ciclo e Motociclo Eicma di Milano, dal quale peraltro sono arrivate notizie di ulteriori episodi di contraffazione ai danni di Piaggio: secondo la stampa, la Guardia di Finanza avrebbe infatti sequestrato in 5 stand diversi sei scooter che riproducono il modello “Vespa GT” del brand italiano, avviando procedimenti penali nei confronti dei cinque titolari degli stand (due aziende cinesi e tre italiane, come indica l’ANSA) per contraffazione dei diritti esclusivi di Piaggio sui propri modelli.

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A Milano il 19 novembre gli Stati Generali della Lotta alla Contraffazione

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