Nuove norme su comunicazioni elettroniche e privacy

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 2012 i due decreti legislativi n. 69/2012 e n. 70/2012 con cui viene definitivamente recepita nel nostro ordinamento la revisione comunitaria del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche, così come prevista dalle (ormai vecchie) direttive 2009/136/CE, c.d. “direttiva e-privacy”, e 2009/140/CE, relativa a reti e servizi di comunicazione elettronica.

I nuovi decreti, in vigore dall’1 giugno, apportano modifiche rispettivamente al Codice sulla Protezione dei Dati Personali (D. Lgs. n. 196/2003) e al Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D. Lgs. 259/2003). Il focus degli interventi va sostanzialmente nella direzione di una sempre la maggiore tutela degli utenti del settore, dal punto di vista sia contrattuale che della protezione dei dati personali. (…)

In particolare, il decreto 69/2012 si concentra sul consenso preventivo al trattamento dei dati degli utenti nonché sulla sicurezza dei dati medesimi, sancendo la necessità di adottare misure tecniche a protezione dei dati personali nonché di quelli relativi al traffico ed all’ubicazione degli utenti, per evitarne la distruzione, alterazione e/o perdita anche accidentali, così come l’archiviazione, trattamento e/o accesso non autorizzati. In caso di violazione di tali dati, il fornitore di servizi di comunicazione elettronica dovrà comunicare la violazione medesima (e le misure proposte per farvi fronte) al Garante (che potrà dare istruzioni a riguardo) nonché, nei casi più gravi, anche all’utente interessato.

Dall’altro lato, il ben più corposo decreto 70/2012 affronta numerosi temi tra cui la gestione delle radiofrequenze per i servizi di comunicazione elettronica, la numerazione, assegnazione e indirizzamento dei nomi a dominio, la sicurezza delle reti e dei servizi, gli obblighi esistenti in capo ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica. Esso impone tra l’altro, agli artt. 49 segg., una maggior trasparenza nei contratti, specialmente per quanto riguarda la fissazione delle tariffe, la qualità, i tempi e le condizioni del servizio, l’esercizio del diritto di recesso, ai fini di ottenere una migliore confrontabilità fra operatori e un cambio di fornitore più agevole per l’utente.

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